di Alberto Pierini Sembrava non dovesse mai arrivare l’agosto della stangata sui parcheggi. E invece è qui, puntuale come il grande esodo, come le code in autostrada e come i bagagli caricati sul tetto. Atam aveva annunciato a fine giugno che la misura sarebbe stata applicata solo al rallentatore: e ha mantenuto la promessa. In teoria le tariffe potevano essere già in vigore da oltre un mese: il mese è servito a due operazioni. La prima tutta tecnica, adeguare i parcometri alle nuove tariffe. La seconda tutta umana, avrebbe detto Fantozzi: informare gli automobilisti su dove sarebbero andati a parare. E Atam, da tradizione, ha giocato su due campi apparentemente opposti. La linea digitale, dalle app al sito internet, per aggiornare i suoi clienti. E quella di un tempo: sui cruscotti delle auto in sosta nella zona calda venivano via via incastrati dei fogliolini nei quali era concentrata la polo lieta notizia. Ora tutto è compiuto e si parte davvero. Vogliamo ricordare, ove web e fogliolini non fossero bastati, la manovra approvata dalla giunta? Ecco qua. In sintesi assistiamo al passaggio da 1.50 a 2 euro l’ora della fascia migliore dei parcheggi in città. Parliamo dei posti a raso più a ridosso del Corso, quindi nel pieno del centro. In ascensore salgono circa 260 posti. Con questa operazione, ricordiamo, il 44% dei parcheggi su strada in centro rientra nella tariffa nuova di zecca: quasi la metà. Ma c’è un’ulteriore sottolineatura. E’ vero che il 56% dei parcheggi stradali (l’altra metà della luna) ha ancora un prezzo più basso. Ma in stragrande maggioranza si tratta di aree vicine sì al centro ma non proprio a ridosso come quelle interessate da questo passaggio. Ad esempio via Rodi o il vicolo della Palestra, tanto per scendere nei dettagli. La zona a stretto con il Corso c’è tutta: i 20 posti ...
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